|
“NOVEMBRE 1952, POLLENZA OFFRE LA BANDIERA ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI” Così si intitolava un lungo articolo apparso su un quotidiano locale l’11 novembre del 52. Come tutte le cose belle, l’idea di far rivivere questa significativa cerimonia è stata del tutto casuale. Agli inizi del corrente anno, nell’ottica di realizzare un concorso di pittura a tema, e una mostra di Cimeli Storici dell’Arma dei Carabinieri, per conto della Sezione che ho l’onore di presiedere, mi sono recato presso il Museo Storico dell’Arma in Roma. Cercando tra i numerosi scaffali colmi di documenti storici, carissimi amici hanno rinvenuto una polverosa busta con il nome di “Pollenza” impresso su di un lato. La busta conteneva alcuni documenti e delle foto attinenti ad una manifestazione del 9 novembre 1952. Rientrato a Pollenza, mi sono subito messo alla ricerca di ulteriori testimonianze e foto riguardanti la manifestazione. La ricerca si concludeva con successo presso il Museo pollentino con il ritrovamento di circa 30 foto della manifestazione, scattate dal fotografo pollentino Giuseppe Tomassini, che documentavano le varie fasi della sfilata e della consegna della bandiera, con le notizie fornite da alcuni protagonisti: l’allora Sindaco e maestro con cattedra nella scuola rurale della contrada di Santa Lucia, maestro Giovani Romagnoli e la madrina Maria Carla Paciaroni.
Alla manifestazione, svoltasi in una cornice di sole, intervennero tra gli altri il Prefetto della Provincia Dott. Carelli, il Vescovo Mons. Cassulo, Il Generale Gaetano Monni Presidente provinciale della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Il Colonnello De Cecco Comandante del distretto Militare di Macerata, il Maggiore Unali Eugenio,Comandante il Gruppo di Carabinieri di Macerata dal 29 gennaio 1951 al 5 giugno 1953 ed altri ufficiali superiori delle varie Armi. Tra le autorità civili, il Prof. Cesare Froldi rappresentante del Consiglio Provinciale, e l’oratore ufficiale Medaglia d’Oro Antonio Sciorilli, grande invalido, cieco di guerra per una azione nella campagna di Russia. A fare gli onori di casa il giovanissimo Sindaco Giovanni Romagnoli, allora ventitreenne e Sindaco più giovane d’Italia. La cerimonia ebbe inizio nella Collegiata di San Biagio, dove il Prevosto Don Luigi Bettucci celebrò la messa in suffragio dei Caduti. All’uscita della Collegiata si formò un lungo corteo con in testa la banda musicale di Pollenza. Seguivano Carabinieri in grande uniforme, il gonfalone del Comune, i labari delle associazioni, reparti militari in armi, autorità e cittadini che al suono degli inni scanditi dalla banda si recarono tutti insieme prima nella Piazza Centrale, poi in piazza Ricci dove con i reparti militari schierati vennero deposte le corone d’alloro.
In Piazza della Libertà mons. Cassulo benedì la bandiera tricolore, che passò dalle mani della Madrina signorina Maria Carla Paciaroni, orfana del padre maresciallo dei Carabinieri, attuale Madrina della Sezione “Salvo D’Acquisto”, in quelle del Comandante della Stazione, in quel periodo ubicata in via Olivieri, M.llo Donato Planamente. L’oratore ufficiale, Medaglia d’oro Antonio Sciorilli, nel suo intervento che commosse tutto l’uditorio, ebbe parole di grande apprezzamento per la bandiera e per coloro che per difenderla morirono. Il Consigliere Provinciale prof. Cesare Froldi ringraziò le autorità presenti e ricordò come a Pollenza i Carabinieri siano stati sempre uniti con i cittadini in una commovente fratellanza. Nel corso della manifestazione si ebbe un episodio commovente. La Medaglia d’Oro si incontrò con il grande mutilato di guerra (1915-1918) Salice Maurizio di Pollenza il quale era impossibilitato a parlare per aver perduto in azione di guerra la parte inferiore della faccia. Sciorilli disse: «questo abbraccio mi è più caro della stessa vista perduta». Immagini di altri tempi. I documenti fotografici reperiti nel museo pollentino testimoniano chiaramente come tutta Pollenza si strinse in quel giorno di novembre del 1952 in un commovente abbraccio intorno all’Arma dei Carabinieri, a dimostrare che anche nei momenti tristi della nostra storia essa ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il cittadino, ed al vessillo, testimone di unione e fedeltà fin al sacrificio della vita. C’è anche da precisare come per la città di Pollenza non fosse insolito partecipare agli eventi proposti dall’Arma dei Carabinieri. Infatti precedentemente, nell’anno 1924, in una seduta la Giunta Comunale presieduta dall’Assessore Anziano Ing. Luigi Lazzarini, facente veci del Sindaco, deliberò di destinare £. 50 per contribuire alla realizzazione del monumento del Carabiniere a Torino. I drappi e le bandiere esposte lungo via Roma, il “salotto” di piazza della Libertà gremito di cittadini, molti dei quali giovanissimi con i pantaloni fino al ginocchio, presenti forse solo per ammirare la foggia delle uniformi e i colori dei pennacchi, ci danno ora un senso di nostalgia per quei tempi passati, forse ancora troppo vicini agli eventi tragici della guerra, ma nello stesso tempo ci dovrebbero far riflettere sul significato dell’Unità e della Patria, valori che sempre più si stanno affievolendo. Franco Mogetta |
|
|
Attività | ||
Il direttivo | ||
Benemerite | ||
I soci raccontano | ||
Virgo Fidelis | ||
Novità | ||
Notiziario | ||
![]() |